La Parallasse di Antigone

A guidare l’autrice è la domanda: “Cosa c’è nella figura di Antigone che continua ad ossessionarci?”. In particolare, sono tre le “ossessioni” che percorrono l’intero testo che
vi proponiamo. Prima di tutto è tratteggiata qui la violenza dei principi, della soggettività stessa di Antigone, fino all’incandescenza del desiderio, puro, isolato e assoluto, capace di spingerla fino al limite estremo dell’esistenza. In secondo luogo, la questione dei riti funebri e del ruolo che questi hanno nel placare la simbolica “non morte” che sembra essere l’altra faccia della vita umana, una
sorta di irriducibile corrente sotterranea che il trapasso da solo non può né quietare né arrestare. Resta l’atto irremovibile, intransigente di Antigone di dare sepoltura a suo fratello Polinice, per esso disobbedire all’ordine precostituito, dare degna sepoltura al corpo del fratello secondo la legge naturale non scritta degli umani legami di sangue. Da questo l’autrice tratteggia l’interrogativo di
una certa dimensione “incestuosa” del linguaggio e della possibilità di una rilevanza universale di un violento desiderio soggettivo. Lasciateli marcire: la parallasse di Antigone vuole essere un testo al tempo stesso originale e provocatorio nella sua interpretazione quanto un “intervento” filosofico mirato in una questione tormentata, antica, complessa della psiche umana.

15,00

COD: 978-88-6278-111-4 Categoria: