La vedova scrive lettere in segreto
In seguito alla morte del marito, un facoltoso gioielliere del Cairo, Malak, una bella donna di mezza età, decide di ritornare a vivere nella sua città natale per trascorrevi gli ultimi suoi anni ed essere quindi seppellita in una luogo di sua scelta. La solitudine di Malak, dovuta alla vedovanza e al fatto di non avere avuto figli, viene però interrotta quotidianamente dall’arrivo delle studentesse di lingua araba coi cui Malak, ex-insegnante. si impegna in lezioni di scrittura ed esercizi di stile. Le ripetizioni di Malak però non si basano su libri di testo scolastici, ma sulle lettere d’amore scritte dalle sue studentesse ai loro innamorati. Ed è grazie a quest’opera di riscrittura che Malak continua a vivere sentendo utile e immaginando, tra. realtà e fantasia, come sarebbe stata la sua stessa vita se non avesse sposato il gioiellieri. La resilienza di Malak passa però anche attraverso la morta e infatti sarà proprio al cimitero che tornerà a rivivere non più solo con la fantasia, ma grazie a quel calore umano che tanto tempo le mancava.
La vedova scrive lettere in segreto descrive magicamente, con uno stile a tratti surreale, la condizione di solitudine con sono relegate le vedove, e le donne sole in genere, da una società che vorrebbe respingere a latere, dimostrando invece come la scrittura possa essere una cura contro ogni generale di malinconia.
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