L’altro amore di Federico. García Lorca a Buenos Aires
In questo romanzo storia, biografia, testimonianze, lettere immaginarie, cronache e frammenti di sogni compongono una trama monumentale nella quale si fondono verità e finzione, vita e letteratura, accompagnando il lettore nel racconto di un amore necessario e disperato.
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Descrizione
Federico García Lorca abitò a Buenos Aires quasi sei mesi, dall’ottobre del 1933 al marzo del 1934, dove visse uno dei momenti più profondi della sua vita affettiva e professionale ed entrò in contatto con importantissimi esponenti del mondo artistico: in compagnia di Pablo Neruda e Salvador Novo frequentò teatri, saloni letterari, e perlustrò tutti gli angoli della città. Divenne amico di Oliviero Girondo e Norah Lange, Riccardo Molinari e Alfonsina Storni, Enrique Santos Discépolo e Raúl González Tuñón. Frequentò Carlos Gardel, conobbe un’ancora adolescente Eva Perón e Borges lo definì un “andaluso professionista”. In questo romanzo storia, biografia, testimonianze, lettere immaginarie, cronache e frammenti di sogni compongono una trama monumentale nella quale si fondono verità e finzione, vita e letteratura, accompagnando il lettore nel racconto di un amore necessario e disperato. Un amore che Lorca visse sinceramente, in parallelo con i suoi desideri più reconditi. Sono tante le voci che si rincorrono in questo libro, tutte affascinanti nelle loro diverse modulazioni, più una, che risalta su tutte: la vivacità di un inconfondibile Lorca. Reina Roffé sortisce il prodigioso effetto di creare una voce per il poeta, di donargli un linguaggio particolare per raccontare le sue vicissitudini di ragazzo pieno di gioia e di fascino che dovette faticare molto per affermarsi e combattere l’indice inquisitore che si era sollevato contro la sua omosessualità. Attraverso una narrazione intima ed emozionante, Roffé rende omaggio al grande poeta andaluso e alla stupenda e controversa capitale argentina; sullo sfondo un momento unico e irripetibile della storia del paese.