Lavoro del lutto, melanconia e creazione artistica
Nel saggio “Lavoro del lutto, melanconia e creazione artistica”, lo psicanalista Massimo Recalcati, affronta l’opera d’arte e la modalità di integrazione, potremmo dire anche dialettica, tra la forma proporzionata dell’apollineo e l’informe pulsionale del dionisiaco.
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Descrizione
Nel saggio “Lavoro del lutto, melanconia e creazione artistica”, lo psicanalista Massimo Recalcati, affronta l’opera d’arte e la modalità di integrazione, potremmo dire anche dialettica, tra la forma proporzionata dell’apollineo e l’informe pulsionale del dionisiaco. Egli ci narra, attraverso la trascrizione di alcune sue lezioni, di come l’arte più di qualunque altra disciplina – insieme alla psicoanalisi – è costitutivamente in rapporto al vuoto, al vuoto della tela bianca che è un vuoto che precede il gesto della creazione. Narrando come, creazione e melanconia, si annodino in artisti come Van Gogh, ma non solo, poiché sono presi in esame i casi psico-biografici di Caravaggio, Balla, Jackson Pollock, Giorgio Morandi, anche in riferimento ai grandi della letteratura quali Kakfa, Leopardi, Beckett.