Le cliniche dell’estremo

La psicoanalisi come pratica possibile Le cliniche dell’estremo è un libro che parla di handicap molto gravi, che spaziano dal ritardo mentale all’handicap motorio (di nascita come nell’Infermità Motoria Cerebrale o acquisito come nell’incidente automobilistico), dalla spina bifida alla sindrome di down, passando per le epilessie e le malattie degenerative.

15,00

COD: ISBN 978-88-6278-061-2 Categoria:

Descrizione

La psicoanalisi come pratica possibile Le cliniche dell’estremo è un libro che parla di handicap molto gravi, che spaziano dal ritardo mentale all’handicap motorio (di nascita come nell’Infermità Motoria Cerebrale o acquisito come nell’incidente automobilistico), dalla spina bifida alla sindrome di down, passando per le epilessie e le malattie degenerative. Dopo aver esplorato analiticamente l’entourage del bambino con handicap, comprese le rappresentazioni individuali e collettive che l’handicap solleva, l’autrice rivolge lo sguardo sull’impossibilità, tanto per la famiglia quanto per il soggetto handicappato, di elaborare il trauma della scoperta della malattia, che finisce per incistarli in un dolore muto, esponendoli al rischio della vittimizzazione o, all’opposto, della maniacalità. L’autrice si sofferma sulle reti fantasmatiche nelle quali il soggetto con handicap è “preso”, restituendogli la possibilità d’inventarsi un’altra storia, di farsi cioè artefice della propria vita, attraverso una ricerca interiore che, come Edipo, in qualche modo lo porti a trasformare il destino in divenire, ed eventualmente a inscriversi nel circuito transgenerazionale del debito e del dono. Oltre a specifici aspetti controtransferali, l’autrice analizza, in ogni declinazione possibile, due concetti centrali nella clinica dell’handicap grave, che sono il tempo e lo sguardo. Con interessanti incursioni nel mondo dell’arte e della letteratura.