Libano nel baratro della crisi siriana

Un testo di estrema attualità che affronta le differenti emergenze e le difficoltà che attraversano il Libano, sempre più scosso dalla crisi in Siria. I due autori raggiungono Tiro, la Bekaa, Tripoli e Beirut per documentare le tensioni che paralizzano il Paese dei Cedri e dare voce, con forza e immediatezza, al dramma e alle storie dei profughi siriani.

18,00

COD: ISBN 978-88-6278-043-8 Categoria:

Descrizione

Libano nel baratro della crisi siriana l’emergenza umanitaria, il ruolo di Hezbollah, le implicazioni geopolitiche in Medio Oriente Un testo di estrema attualità che affronta le differenti emergenze e le difficoltà che attraversano il Libano, sempre più scosso dalla crisi in Siria. I due autori raggiungono Tiro, la Bekaa, Tripoli e Beirut per documentare le tensioni che paralizzano il Paese dei Cedri e dare voce, con forza e immediatezza, al dramma e alle storie dei profughi siriani. Attraverso le testimonianze di intere famiglie di profughi, i resoconti dei progetti di assistenza, l’opera sul campo delle Nazioni Unite e delle varie Ong viene documentata la difficile convivenza tra siriani e libanesi in Libano, ora che i rifugiati hanno superato il milione. Parallelamente viene svolta un’analisi su come la società libanese e i media locali commentano l’afflusso dei profughi e su come questi vengano sempre più percepiti come una minaccia per l’economia libanese e la sicurezza interna. Accanto all’emergenza umanitaria vengono affrontate e documentate le tensioni politiche e confessionali che sfociano in veri e propri scontri armati come nella città di Tripoli. In questo scenario di schieramenti contrapposti viene ricostruita attraverso analisi e interviste la profonda spaccatura delle forze politiche libanesi e la svolta strategica di Hezbollah di intervenire militarmente in Siria, aprendo così un nuovo fronte rispetto a quello della resistenza contro Israele. Un testo che documenta senza esitazioni i rischi ai quali è esposto il Libano, ma che al tempo stesso non dimentica quanto l’Italia sia importante e svolga in questo piccolo ma strategico paese un ruolo fondamentale, a cominciare dall’Unifil e dai programmi di sviluppo e ricostruzione dalla nostra cooperazione.