Nel mio paese d’argilla
Quando Jabbar Yassin Hussin ritorna a Baghdad, nel maggio del 2003, ha 48 anni. L’Iraq, deposto il dittatore Saddam Hussein, è occupato dall’esercito americano. Jabbar dopo 27 anni di esilio, stenta a riconoscere il suo Paese, si aggira come un estraneo fra le macerie del sua città, fa fatica a ritrovare la casa dei suoi familiari, sua madre ormai è morta, suo padre è stato suicidato dai sicari del regime.
14,00€
Descrizione
Nel mio paese d’argilla L’esilio e il ritorno a Baghdad di uno scrittore iracheno. L’Iraq a dieci anni dalla guerra. Quando Jabbar Yassin Hussin ritorna a Baghdad, nel maggio del 2003, ha 48 anni. L’Iraq, deposto il dittatore Saddam Hussein, è occupato dall’esercito americano. Jabbar dopo 27 anni di esilio, stenta a riconoscere il suo Paese, si aggira come un estraneo fra le macerie del sua città, fa fatica a ritrovare la casa dei suoi familiari, sua madre ormai è morta, suo padre è stato suicidato dai sicari del regime. Questo libro, unico in Italia e in Europa, è il tentativo dello scrittore iracheno di ridisegnare la soggettività culturale e storica dell’Iraq, come nella prefazione dichiara il suo amico Edgar Morin. Jabbar racconta, con impronta personale e dolorosa, la liberazione e l’occupazione, le speranze e le cocenti delusioni per la democrazia a Baghdad, a dieci anni dalla seconda guerra del Golfo.