Uccelli rari ed esotici

Le cinque storie di Uccelli rari ed esotici poggiano sulla straordinaria capacità dei personaggi di vivere intensamente le loro vite. Un caleidoscopio dove i personaggi vivono realmente, autenticamente tra l’assurdo, il sordido e il “non detto”, animati da intense passioni e da insanabili contraddizioni. María R. è mossa da forti pulsioni prodotte dalle ferite del passato e percepisce la vita come un deserto in cui prevale anche l’isolamento e il buio.

12,00

COD: ISBN 978-88-6278-010-0 Categoria:

Descrizione

Le cinque storie di Uccelli rari ed esotici poggiano sulla straordinaria capacità dei personaggi di vivere intensamente le loro vite. Un caleidoscopio dove i personaggi vivono realmente, autenticamente tra l’assurdo, il sordido e il “non detto”, animati da intense passioni e da insanabili contraddizioni. María R. è mossa da forti pulsioni prodotte dalle ferite del passato e percepisce la vita come un deserto in cui prevale anche l’isolamento e il buio.

Teresa immagina un mondo alternativo composto da forti desideri di libertà e di silenzio. Il ruffiano malinconico è un racconto sull’impostura e sulla violenza del potere contro le donne. Denuncia della violenza e dell’impunità della realtà. Gioco di specchi tra due ruffiani: Fernández e il gestore del bordello, Silvina e le prostitute. Sempre la realtà parte dalla durezza dei drammi individuali che appaiono e si percepiscono velati dalle finzioni collettive.

È una sorta di “inferno così temuto”, dove l’umanità esiste in funzione della sua “contronarrazione” piena di desiderio, frustrazione, solitudine, esilio, incomunicabilità, violenza, insoddisfazione. Racconti del disincanto, della libertà fortemente desiderata, della realtà senza le maschere e gli orpelli dell’alienazione. Reina Roffé vuole farci vedere e restituire il senso dell’utopia che credevamo perduto, attraverso il suo personale ed efficace modo di narrare. Un’arte del narrare, quella della Roffé, dura e umana, senza concessioni né facili indulgenze. Un’arte del “racconto transatlantico” in cui il mondo ispanico dialoga paritario ed equilibrato e ha la capacità di trasformarsi in universale.